Meridionale

Meridionale
Reading durante il concerto di Fabrizio Emigli alla Domus Talenti, Roma, 10 marzo 2011

martedì 23 luglio 2013

Quanto tempo è passato prima che tu non arrivassi



Desideravo rivederti
L’ultima volta (quanto tempo è passato?)
mi facesti promettere che sarei tornato
Anche il posto ti preoccupasti
di raccomandarmi
(l’hai sempre avuta questa fisima per i luoghi)
Sono arrivato, com’era giusto che fosse
all’ora convenuta
Per scrupolo ho scelto la strada più accidentata
essendo pure la più breve
Ti lascio immaginare la fatica
Desideravo rivederti
e ripassavo, nell’attesa
le parole che avrei voluto dirti
scalciando, di tanto in tanto
piccoli sassi diseguali
e accarezzando i ciuffi delle piante
Oh, avresti dovuto vedermi!
Sembravo uno di quegli attori
che si meritano l’applauso in piedi della gente
Quanto tempo è passato
prima che tu non arrivassi
Se solo avessi potuto sentirmi
sono certo non saresti mancata
al nostro appuntamento
Se soltanto avessi potuto misurare
 il mio desiderio
averne l’esatta percezione
la dimensione, il peso, la frequenza
di certo saresti arrivata
nel posto e all’ora convenuti
Immagino sia tardi, ormai
e me ne faccio una ragione
Ogni tanto canto e mi batto le mani
sistemo i miei utensili
giro il guanciale
controllo l’orologio appeso alla parete
Quanto tempo è passato
prima che tu non arrivassi

mercoledì 17 luglio 2013

Se la poesia non contiene in sé un'invenzione, se non è sostenuta da un atto di coraggio linguistico e visionario, se non offre nessuna nuova prospettiva semantica, non serve a niente e a nessuno, se non all'autocelebrazione del suo artefice.