Meridionale

Meridionale
Reading durante il concerto di Fabrizio Emigli alla Domus Talenti, Roma, 10 marzo 2011

mercoledì 29 dicembre 2010

Simit


Permettimi di iniziare questa poesia
con un tempo diverso dal condizionale
Io, se fossi un verbo
non vorrei mai essere un condizionale
L’indicativo ha personalità, ha slancio
non ha tentennamenti e non è bleso
Per questo dico e non ritratto
che i tuoi capelli al passare del battello
erano tanti mulinelli impazziti
e le esche altrettanto arrancavano nell’acqua
come martiri per la fame dei pescatori
Il momento languiva al tuo sbucare
ed il momento era unico
sdoppiato nel canto dei minareti
nell’affluire delle donne dalle nere palandrane
nella spinta fiduciosa dei venditori di simit
Questo eri tu in un corpo solo
un unico corpo di rame e di sesamo
che a sé richiamava le vibrazioni della città
incarnandole come la pelle di una resurrezione
Io, pronome e basta
ti stavo dietro perché tu fossi lo specchio di tutto
per dimenticare i modi imperfetti del verbo
per essere indicativo presente

Bartolomeo Smaldone
-Atomi-
Writers Guild of America nr 1432508

mercoledì 22 dicembre 2010

Il 25


Non capirai che è natale dalla neve
non nevica quasi più da queste parti
saranno almeno quattro lustri
Se te ne starai chiuso in casa
di penitenza o di astinenza
le luci cinesi fluorescenti non potranno nuocerti
né le renne finte e le slitte finte
potranno prendere d’assalto il tuo balcone
Appena suoneranno le campane
(non più i sacrestani cionchi
ma i neofiti dei comandi digitali)
ripetiti che è un acuféne
e che una volta si nasce e si va via
non a dicembre ogni anno il venticinque
Solo quando ogni stoffa
e ogni stanza
e ogni tovaglia a quadri
avranno lo stesso odore
di olio caldo e di pettole e di acciughe
solo allora capirai perché cantano per strada
e si cercano
i disperati e gli ultimi



Bartolomeo Smaldone
-Atomi-
Writers Guild of America
numero 1432508

All rights reserved

lunedì 20 dicembre 2010

Bagaglio a mano


Diamo un nome alle cose
che non avrebbe senso, altrimenti
starsene in fila,ognuno con il proprio codice a barre
nella speranza di riconoscere
l'effetto personale di un bagaglio a mano
Un certo tipo di aspettativa si chiama restituzione
Ora, mi sembra filologicamente corretto
che tu abbia simili pretese
Pretesa, altrettanto, è il nome di un ricatto
si affeziona così tanto al dare
che non distingue più la causa dall'effetto
il bisogno dal risultato
Amarti è un mutuo sulla vita
e, ti sembrerà strano, è il nome che do
a questi giorni di trame verticali
Non credo di aver mai avuto
un'ispirazione tanto caustica verso di te
mia amata
in attesa con il tuo codice a barre
desiderosa di riconoscere
l'effetto personale del mio bagaglio a mano

Bartolomeo Smaldone
All rights reserved

19 dicembre 2010

venerdì 17 dicembre 2010

La pentecoste delle due labbra


Tenero bacio, di sale fino
le candele stanno ad aspettarti
una per una a illuminare
la pentecoste delle due labbra
Cade il sicario e cade il mandante
sulla via dei risorti rimane la vittima
soleggia al vento nel campo di mais
la piccola spada coperta di limaccio
Arriva umido il tuo amore
sulla punta della lingua mi arriva il sudore
la benedizione delle tue mani
l’alito, il petto, il respiro che dai
Non farmi del male, non farmene mai
del tempo di prima non ho più le impronte
né amici intorno per ricordare
o ritagli di giornali da leggere
Ho te e mi basta
un sorso al giorno per la vita intera
o per metà del tempo felice
tenero bacio, seme di cacao



Bartolomeo Smaldone

-Atomi-

Writers Guild of America

numero 1432508

All rights reserved

mercoledì 15 dicembre 2010

Tu non saprai mai


Ti sfuggirà
nell’infinita buona fede che ti distingue
quanto c’era di vero
e quanto abbiamo sognato
Ora anche, mentre ti scrivo
le mie parole non le ricordo
perché non suonavano di nulla
non avevano nemmeno la forza di un addio
Ma mi chiamavi a dirti ti amo
di notte
al riparo da qualsiasi aggressione
nel mio io infinitamente sordido
nella tua grazia di vestale domestica
E rispondevo come un imperativo d’azione
tenendomi il labbro con un morso
di colpo fuori dalla scena
in un silenzio d’attesa che tu sola potevi comprendere
Nemmeno rubandoti il sonno
io riuscivo a sentirmi ladro
sarà forse perché c’è un senso della libertà
che ognuno di noi insegue per sempre
o perché al di là delle nostre azioni
quello che conta è andarsene
Mi ripeto con assoluta convinzione nella mia fede
che non esistiamo nel vivere ma nel divenire
e mi spingo con la cecità di chi crede di vedere
verso il cerchio più piccolo
dimenticando il resto, te compresa
Non volermene per questo


Bartolomeo Smaldone
"Atomi"
Writers Guild of America numero 1432508
All rights reserved

domenica 12 dicembre 2010

GRAND PRIX LITTERAIRE FRANCO ITA-LIEN 2010

"Les amants", una delle poesie contenute nel mio nuovo libro, "Atomi", si è classificata al secondo posto del "GRAND PRIX LITTERAIRE FRANCO ITA-LIEN 2010".

mercoledì 8 dicembre 2010

Milano, 4 dicembre 2010

La poesia è nella totalità del sentire;una ricerca continua di quello che fu, di ciò che è, e del tempo che non è stato ancora scritto.In queste tre dimensioni è impresso il tratto che distingue un animo poetico da un animo indifferente.Per quest'ultimo, il tempo conosce una sola direzione.Per l'animo poetico, invece,il tempo procede in modo circolare ( A tutte le api furibonde, Milano 4 dicembre 2010)

Bartolomeo Smaldone

mercoledì 1 dicembre 2010

Comunicato stampa


E' iniziata la mia collaborazione artistica con il gruppo musicale torinese delle "Malecorde".Ringrazio Giovanni Battaglino per aver voluto che scrivessi dei testi per le sue musiche meravigliose, e per aver voluto condividere, con me, il suo talento e quello dei suoi straordinari musicisti.

Bartolomeo Smaldone

Altamura, 1 dicembre 2010