Oggi nasco per l'ennesima volta; dal nulla di un verso che non c'era, nasco.Accetto che questa sia la mia vita: una questione di rinascita in versi. Oppure, l'inverso del nulla, che è la Poesia stessa.
giovedì 31 dicembre 2009
Estratto del racconto "Un'altra vita" contenuto nel libro "Gente"
"Credi nell'anima?" gli aveva chiesto Eva, scrutandolo attraverso le volute di fumo della sigaretta.
"Non credo si trovi in un posto diverso dalla nostra mente" aveva risposto lui, pescando la risposta nel fondo del calice, dopo aver fatto roteare quel che restava dell'ultima goccia di Amarone.
"Vorrei farti vedere una cosa. Un pezzo della mia anima. Andiamo via da qui".
Bartolomeo Smaldone
"Un'altra vita - San Luigi dei Francesi-"
domenica 27 dicembre 2009
Recensione di Antonella Leogrande
Tra le pagine di “Gente” i versi e il racconto,le immagini di Massimiliano Uccelletti,la musica di Rosella Clementi,la prefazione scritta a quattro mani con il Premio Tenco 2009 Max Manfredi e le interpretazioni di Alberto Lori e Margherita Di Rauso si fondono a comporre un’opera complessa e profonda,multiforme e coinvolgente.
Le trentatre poesie che parlano di ‘gente’comune formano una variegata galleria di ritratti in cui è facile identificarsi,perchè Bartolomeo Smaldone è attento a cogliere la meraviglia che si nasconde dietro ogni sguardo,ogni viso che incontra per strada trasformando-o sarebbe meglio dire trasfigurando-anche l’esistenza più ordinaria in mito,in racconto poetico,in un’esperienza sospesa in una dimensione temporale che sa di antico,che ricorda un mondo passato fatto di profumi e colori quasi dimenticati eppure così vivi e presenti nella memoria di ognuno di noi.
Come la madeleine di Proust,così ogni verso di Bartolomeo Smaldone ci riporta indietro all’infanzia,ai racconti dei grandi,ai giochi di bambini fatti di niente,a gesti quotidiani e rituali andati perduti o conservati da pochi.
Maurizio Cucchi,recensendo su La Stampa ’12 agosto 2006’-dal poeta dedicata a sua figlia-,ebbe a dire:”Bartolomeo Smaldone ha buoni momenti di grazia lieve,eppure concreta,immagini semplici e comunque efficaci”.E tale efficacia fa si che il nostro poeta riesca a emozionare fino alle lacrime,talvolta,o a spiazzare,a sorprendere o muovere al riso,a provocare sdegno.Tutto questo costruendo una sorta di epica moderna con protagonisti gli uomini e le donne della strada.
Antonella Leogrande
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giovedì 24 dicembre 2009
Gente di Altamura
martedì 22 dicembre 2009
Un solo mare
Mentre salgo le scale
di striscio
come l’acqua di striscio riscende le grondaie
mentre l’aria mi arriccia e mi rinfresca le ciglia
vedo noi nello Ionio limpido e greco
e capisco e dico:
Non c’è modo, maniera, perifrasi
per varcare la soglia pudica dei nostri pensieri
Sappiamo solo, perché la natura è così ordinata,
che la poesia ha bisogno del greto di un fiume
come tu, uomo, riconosci in me
la parte virtuosa della tua espiazione
Forse per questo, per millenaria abitudine,
io sono stata olocausto e silenzio
Forse per questo mi percuoti
addebitando all’amore il folclore patriarcale della violenza
Ma io ho diversa dimora
e se abito in te
non debbo per questo appartenerti
Se hai assaporato la porosa mia lingua
non un solo organo di me è tuo
perché non apparteniamo ad altri
se non a noi stessi
e non siamo di altri
se non del nitore dei nostri sogni infantili
Un giorno scoprirai che Dio ha una A per desinenza
che non è vita quella che entra tra le mie gambe
ma quella che mi attecchisce nel ventre
Un giorno avremo una sola barca
e un solo mare
un solo senso della libertà
Bartolomeo Smaldone
All rights reserved
mercoledì 16 dicembre 2009
LETTERA DI VENDOLA A BART
purtroppo non posso partecipare alla presentazione del tuo libro. Voglio comunque che Ti giungano i miei complimenti per la scelta di scrivere e pubblicare.
Io scrivevo filastrocche a sei sette anni e poi ho scritto, durante le medie, i primi componimenti. La poesia è stata anche uno dei modi per rompere con il provincialismo in cui eravamo immersi. Tu considera un piccolo municipio del profondo Sud: per me che avevo vent’anni nel ’78 e dieci anni nel ’68 la poesia era un modo per conoscere il mondo.
E’ Pablo Neruda che mi ha fatto scoprire l’America Latina. E’ Garcia Lorca che mi ha fatto scoprire il fascismo nella sua dimensione più violenta. Era impossibile affrontare per me, da ragazzino, la tragedia dello stalinismo se non avessi avuto anche lo stimolo della lettura di Dostoevskij. La poesia, la grande cultura letteraria, sono state un insieme di finestre sul mondo.
Per me Pasolini non è mai stato ucciso. Me lo ripeto spesso, quando incontro le sue rime, la sua inquieta vitalità, la sua soave disperazione, in ogni porzione di strada, di cielo, di casa.
Oggi Accattone sarebbe probabilmente un ragazzo extracomunitario, momentaneo inquilino di un campo nomadi. Ninetto sarebbe invece un giovane precario senza busta paga né orizzonti stabili abitante della estesa periferia senza centro di una delle nostre province europee.
E in questa ferita trasversale del mondo, dove reale è l’esigenza di un nuovo straccio di speranza che abbiamo bisogno di riprendere un bel cammino attraverso la cultura letteraria e poetica per ridare dignità e giustizia alle parole. Altrimenti diventiamo schiavi del presente e il futuro altro non è che la reiterazione della Babele in cui viviamo
Buon viaggio caro Bartolomeo.
Saluto i partecipanti con affetto e auguro a tutti un buon Natale e un felice Anno nuovo
Nichi Vendola
sabato 12 dicembre 2009
"Gente" di Max
martedì 24 novembre 2009
Prima presentazione del libro "Gente", Palazzo S.Gervasio, 3 dicembre 2009 ore 18.00
Nella splendida sede della "Joseph and Mary Agostine Memorial Library" di Palazzo S. Gervasio (Pz) avrà luogo la prima presentazione del libro "Gente" di Bartolomeo Smaldone.
Attraverso la lettura e l'ascolto dellle poesie e del racconto verranno proposte le tematiche che hanno ispirato il progetto editoriale.
Verrà proiettato un documentario girato dall'autore, intervistando persone "comuni", di diverse fasce di età, accomunate dalla passione per la poesia.
giovedì 12 novembre 2009
venerdì 30 ottobre 2009
Grazie Max
giovedì 17 settembre 2009
Gente è un libro polisensoriale e cinestetico.
33 poesie, istoriate da foto del noto fotografo romano Massimiliano Uccelletti, conducono il lettore verso un racconto, continuatore delle linee ispiratrici tracciate dai versi.
E le parole diventano suoni, recitate da Alberto Lori (straordinaria voce di Mixer, Sfide, Superquark) e Margherita Di Rauso (fantastica attrice di teatro, finalista al Premio ETI 2009 come miglior attrice non protagonista).
La colonna sonora accompagna il lettore in questo viaggio attraverso i sensi ed è stata composta dal maestro Rosella Clementi, collaboratrice del premio Oscar Carlo Rambaldi.
La copertina del libro è stata disegnata dall'artista altamurano Giuseppe Incampo.
martedì 1 settembre 2009
Il figlio del senatore
Il figlio del senatore
venne accolto come un eroe
sebbene per la guerra
non fosse mai partito
L’esercito nel sottoscala
tra avanzi di bottiglie
ballava con disinvoltura
una musica metropolitana
Così
si sfuggiva alla paura
l’onore era fatto salvo
con il suo carico di medaglie
La gloria data in pasto
ad una troupe televisiva
per l’orgoglio di una nazione
tutto sgualcito sulla bandiera
M.B.
Voglio essere posseduta come una rosa
come memoria dell’ultima pagina letta
Dallo stomaco alla gola provo a scorrere le tue parole
ma mi giungono solo spine recise
Voglio te come il profumo che sei stato
nella notte più lunga dell’anno
non il silenzio che vitupera il mio sonno
Voglio l’acqua che mi bagnava da bambina
l’acqua buona da bere a piene mani
Voglio vivere lontana da te
ed essere fiera della mia estasi
fiera della mia passione mortale
Voglio comprenderti senza esclusione
per non correre il rischio di somigliart
sabato 8 agosto 2009
Fragile
venerdì 7 agosto 2009
La rosa ferita
Seduta sull'orlo di un vaso di creta
riposa la rosa ferita
Gocciola sangue e il sangue nell'acqua si spande
sino a che l'acqua non diventa sangue
Io ti donai la rosa ferita
perchè guardandola potessi capire
e così ricordare
che ogni amante si nutre del sangue dell'altro
e intanto ama
poichè anch'egli una volta ha ferito
martedì 28 luglio 2009
L’ULTIMA POESIA
Tutti aspettavano l’ultima poesia.
Il padre oltraggiato
ammonì le vergini devote
“ Egli è mendace!
Perché non possa più
disporre a piacimento le stagioni
muoia suicida”
Insorse il barbiere dal loggione
“ Davvero vecchio zotico sostieni
che possa morire chi non vive?
Io stesso lo cercai
eppure non lo vidi passare tra gli specchi”
La madre fedele parlò dal golfo mistico
“Da lui non ebbi mai promesse o confessioni
e se ferite gli aprirono le carni
io pure sanguinai
ma il pianto suo mi giunse da lontano”
Allora qualcosa di simile ad un sipario
si aprì
per consegnare alla scena
un tale che tutti credevano poeta
“Non siamo qui per lui”
proruppe il coro delle vergini
“il corpo è nudo
la bocca tace!
Come potrebbe
fomentare i nostri sogni!”
domenica 26 luglio 2009
venerdì 24 luglio 2009
Nomi
Gente
Ho iniziato a scrivere un libro di poesie e mentre lo facevo mi è venuto in mente un racconto.
Un mio caro amico fotografo mi ha regalato una parte del suo mondo di immagini. Due grandi interpreti hanno prestato la loro voce ai miei versi. Una straordinaria musicista ha composto il commento sonoro.
E' nato così "Gente", un viaggio attraverso le anime di eroi antidogmatici.