Meridionale

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Reading durante il concerto di Fabrizio Emigli alla Domus Talenti, Roma, 10 marzo 2011

lunedì 30 maggio 2011

Lo strappo



Strapparti dalla vita consuetudinaria
dalla certezza canonica delle domeniche
tutte infarcite di crostate all’amarena
Strapparti e chiuderti con me
in un vano accessoriato
di poche suppellettili da dopolavoro aziendale
asciugamani con i nostri nomi
e libri rigorosamente usati
Strapparti dallo zelo delle vacanze programmate
dai voli low cost senza diritto di bevanda
per unirci nella bassezza
di una vita rimediabile, finalmente aperta
Strapparti dalla cena di natale con i posti assegnati
dal segno di pace, e dio ti benedica
dal saluto tra le scale della vicina ancora da maritare
nel tuo condominio con portiere e piante grasse
Strapparti per un solo ballo
(guida i miei passi e dimmi cosa fare)
per affondare tutto il naso nel tuo foulard a due colori
e nell’edicola miracolosa del tuo collo

Bartolomeo Smaldone

giovedì 26 maggio 2011

Comunicato Stampa

Prossima presentazione di "Atomi", venerdì 27 maggio, presso il salone della scuola elementare "Rosa Inelli" di Sirignano (AV) alle ore 15:00, nell'àmbito della giornata conclusiva del progetto "I sentieri dell'arte", a cura del maestro Bartolomeo Di Giovanni.

martedì 24 maggio 2011

Appunti

Mi sono perso nel piccolo lago, quello nato dalla prima impronta a stelle e strisce.Mi sono perso, non cercatemi. Sono un fuggitivo volontario. Ma la battigia non mi si addiceva, per questo ho comprato un biglietto interplanetario.

giovedì 12 maggio 2011

La scala


La scala

Le mie nuvole si sommano al volo
delle chiavi che scendono dal cielo
Le mie nuvole sono un circo in transumanza
e sono mie perché ne ricordo i nomi
Nuvola prima
mi conta tutti i giorni
e un po’ mi irrita, ma almeno mi rammenta
Nuvola seconda
le impronte dei miei piedi
ci passo veloce ma restano comunque
Nuvola terza
il mio maglione preferito
a collo alto come nei film di Truffaut
Nuvola quarta
il regno degli ambulanti
e delle donne alle porte con le ramazze in mano
Nuvola quinta
la mia fetta di anguria
e nessun prezzo da pagare all’acqua
Nuvola sesta
la prima polluzione
e la scoperta dei vangeli apocrifi
Nuvola di pane ricoperta d’olio
mentre la gente passa tutto il tempo in auto
ed io mi mangio sopra il tetto di un poggio
il mio boccone di buona primavera

-Atomi- Gelsorosso Editore
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martedì 10 maggio 2011

Comunicato stampa

Prossima presentazione di "Atomi" venerdì, 13 maggio, ore 18.00, a Poggiorsini (BA), nell'ambito della inaugurazione della Biblioteca Comunale. Con commento musicale del maestro Giuseppe Manfredi e della cantante Raffaella Caso.

martedì 3 maggio 2011

Appunti


"Lara se ne stava sulle scale, indecisa se risalire o continuare a fissare il pomello smaltato del portone. Una mosca le ronzò sul naso e lei non fece nulla per scacciarla.Il pomello era il suo stretto di Gibilterra e Lara lo avrebbe difeso da qualsiasi insetto molesto. Ma non in quel momento. Era lì che Paolo si era definitivamente appoggiato con tutto il peso del corpo, implorandola di dargli un'altra opportunità. Solo che il tempo a un certo punto scade, e questo lo sanno pure le mosche.Avesse abbandonato quelle scale e fosse corsa in strada, avrebbe visto Paolo camminare al contrario, in una postura innaturale per un uomo e più simile a quella di un salmone. I suoi occhi fissi verso il portone, non curante delle auto che dovevano evitarlo all'ultimo momento per salvargli la vita. Sarebbe stata vita quella, senza Lara? Pensava a tutto questo, ma sapeva, in cuor suo, che era vero il contrario. Allora il portone si aprì, e non era un miracolo, o la forza del suo pensiero. Solo una donna che usciva per portare a spasso il suo cane bianco e riccioluto. In quell'istante la mosca recuperò la sua libertà e volò verso Paolo, ammesso sempre che anche le mosche volino come gli uccelli.Ronzò verso di lui per portargli il messaggio di Lara; un messaggio di sopravvivenza, direbbero alcuni; di speranza, risponderebbero altri.Poi, in realtà, ognuno vive come gli pare, in modo più o meno consapevole e partecipe.Ma quanto è bello, per qualche istante, o per un lungo tempo, credere di trovarsi davvero nell'ultima scena di un film."

Paranza


L’altra parte della lingua mi manca
in questo sì ti sento accanto
nel bisogno di bere nonostante tutta quest’acqua
Qui la luce e il buio non sono che una cosa sola
Triglie per i tuoi capelli
e alici per i giorni dispari
biglie per la mia piccola al ritorno
e vento santo alle vele latine
Non potrò venirti in sogno
per essere l’occhio di questo indaco silenzio
nessuno crederebbe del resto
ad una confessione resa in mare aperto
Terrò stretta l’ampolla per un sorso di manna
nel nome fiducioso di chi mi aspetta a terra
e accompagnerò la mia paranza
nel nome indulgente di una giusta pesa

Bartolomeo Smaldone
-Atomi- Gelsorosso Editore
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