Meridionale

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Reading durante il concerto di Fabrizio Emigli alla Domus Talenti, Roma, 10 marzo 2011

martedì 27 luglio 2010

Appunti

Non riesco a pensare alla poesia come a qualcosa di diverso dal vedere, camminare,parlare, annusare, bere, mangiare. Ho bisogno di muovermi per scrivere; non posso aspettare che la vita mi venga incontro.

martedì 20 luglio 2010

B side


Da poco erano passate le tre
(d’ora in avanti quando diremo – tre –
non insinueremo perfezioni teologiche)
Il caldo era fedele a se stesso
e non ne voleva sapere
di rinunciare alla sua prerogativa
Ciò nonostante
i condizionatori erano spenti
Avevamo maturato, infatti
una certa sensibilità ecologica
Poiché non sapevi cantare
mi avevi dedicato una canzone
e per poco non mi tagliavo
radendomi la barba, tanto mi avevi commosso
Ero sicuro avresti pianto preparandomi il pranzo
non potevo anch’io mostrarmi scosso ai tuoi occhi
Cosa avremmo fatto, altrimenti?
Non sarei riuscito a dirti
quello che avevo scritto la notte prima
mentre passeggiavamo alle terme di Caracalla
e riflettevo che mai più
avrei potuto considerarmi comunista
Dimmi, sinceramente
quanto ci avrebbe reso una vita insieme?
Tu saresti invecchiata con serenità
io ne avrei fatto una malattia
al punto tale da divenirti insopportabile
Dici che è una congettura?
Forse sì, e sono troppe le domande
per uno come me
che ama il lato B dei dischi

Bartolomeo Smaldone
Copyright 2010
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mercoledì 14 luglio 2010

Appunti

Se si amava, quando i limoni erano profumati, non lo si faceva per gli altri. Si amava per noi stessi, perché l'amore ci faceva avvertire quel profumo e ci permetteva di distinguere, al solo tatto, il chiaro richiamo della pelle. Così, quando l'amore andava via, noi che l'avevamo posseduto, fatto nostro, lo conservavamo per sempre.

Bartolomeo Smaldone

Comunicato Stampa

Dal 10 giugno 2010 il mio libro "Gente" non è più edito dalla casa editrice Secop di Corato. I diritti per la stampa e la divulgazione dell'opera, che da contratto erano di esclusiva della Secop sino al 2013, sono stati, pertanto, liberati.

Bartolomeo Smaldone

giovedì 8 luglio 2010

Come mi ricorderai


Mi piacerebbe che un giorno
annusando la mia cravatta postuma di sudore
tu pensassi a me come ad un padre degno
Che almeno una parola ti venisse in mente
delle tante che mi avrai sentito pronunciare
Che il gesto di un passante
un cappello che vola tra la folla
il tavolino di un bar
in una piazza
di una qualsiasi capitale
ti ispirassero brevi attimi di malinconia
Ed immediatamente dopo vorrei tu sorridessi
e te ne andassi libera
per cercare nell’alba
la quinta essenza dell’arcobaleno

Bartolomeo Smaldone
"Gente"

All rights reserved

martedì 6 luglio 2010

Anna


Lasciati amare
perché il tempo non è mai troppo
e nulla ci è dato per sempre
se non quest'ultimo abbraccio
Lascia che il mio canto ti culli
quando il sonno ti cingerà il capo
e porta con te la mia voce
perché non smetta mai di accarezzarti

Bartolomeo Smaldone
All rights reserved

giovedì 1 luglio 2010

Maschere


Davvero di me non hai capito nulla
Di quanto poco mi importi della tua ambigua moralità
o che il tuo gatto bianco alabastro
abbia imparato a parlare la nostra lingua
Io ho appuntato con scrupolosa applicazione
ogni tua parola
L’ho fatto al mio rientro a casa
come una adolescente asessuata
distesa sul tappeto rivolto ad oriente
nell’ora della preghiera vespertina
Per questo so chi sei
più di quanto tu stesso possa averne consapevolezza
Perché ciò che a te pareva intuizione
per me era tessera di mosaico bizantino
luce del Bosforo mista ad afrore di salsedine
E la somma di quelle gemme viscerali
era la verità macchiata d’olio
per metà umana e per l’altra animale

Bartolomeo Smaldone
"Gente" Secop Edizioni