Meridionale

Meridionale
Reading durante il concerto di Fabrizio Emigli alla Domus Talenti, Roma, 10 marzo 2011

lunedì 28 febbraio 2011

Il voto


Il voto

Per la Vergine ho infilato una corona di calle
ho immerso le mani nel sangue del cappone
ho dato il bianco ai muri e la calce al gradone
un pugno all’acqua e l’altro alla farina
Dalla porta saracena al Purgatorio
per le strade scandirò la melopea
con la ghiera di zama e il cero al petto
a piedi nudi per la grazia mia
Tu non darmi patimento e reggi il peso
tieni il passo del piatto e del tamburo
il mio voto è nascosto sotto il manto
come un fiore ripiegato su se stesso

Bartolomeo Smaldone
-Atomi- Gelsorosso Editore
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Oggi nasco per l'ennesima volta; dal nulla di un verso che non c'era, nasco.Accetto che questa sia la mia vita: una questione di rinascita in versi. Oppure, l'inverso del nulla, che è la Poesia stessa.

Bartolomeo Smaldone

mercoledì 23 febbraio 2011

Le campane della cattedrale



Il film è muto, la falesia pure
e al mare devota offre il suo fianco
È caldo questo barbaglio che arriva dritto agli occhi
passando e assaporando il fieno
È caldo e tutto intorno suda, anche le colonne di cemento
anche la vedova che corre al camposanto
A stento risalgo al pergolato
e penso tra la sincope e l’acqua
che la somma di due cani non mi darà la fedeltà
Il film è muto, desolato lo sterrato
divide un ettaro di terra a zolle rivangate
Desisto dall’idea di aggiungere il sonoro
non credo di meritare le campane della cattedrale
Ma il polline è buono tra le mani
e ho l’orizzonte dell’uomo fiducioso

Bartolomeo Smaldone
-Atomi- Gelsorosso Editore
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mercoledì 16 febbraio 2011

Il fondo del caffè


Vedi, delizia delle delizie
se ho insistito tanto perché capovolgessi la tazzina del caffè
l’ho fatto solo per il nostro bene
Mi addebiti una certa credulità
eppure sai che in pochi possono eguagliarmi in scetticismo
A cosa varrebbe allora oppormi al tuo fantasticare
quando ti tuffi nel catrame
dei cerchi avvoltolati nel piattino?
Quello che mi prospetti è il nostro desiderio
di accedere per sempre all’altra stanza
il nostro commovente tentativo
di sporgerci dallo stesso letto
Si chiama arte il desiderio
quando schernisce il comune senso del pudore
e sulle nude nocche delle mani
il resto sembra
inesorabilmente scritto

Bartolomeo Smaldone
-Atomi-
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giovedì 3 febbraio 2011

Meridionale


Nel meridione del mondo
non vedrai passare il cane e il suo padrone
Cani e padroni vivono di libertà a sud
Non vedrai nessuno bere in piedi il suo caffè
nessuno ti lascerà andare via al crepuscolo
o mangerà il suo pasto tenendoti in disparte
Non ci sono mercati silenziosi
e balconi senza pretese
e fiori senza portamento
nel meridione del mondo
C’è una sedia dimenticata al camino
dove dormono di solito i bambini
e un pugno di olive nere al davanzale
per sfamare gli uccelli alla sera
Dimmi meridionale se vuoi che diventi rosso
se vuoi che non smetta di amarti
anche quando saremo a nord
Dimmi meridionale
come una messa si celebra e non si dice
come un bacio si sente e non si dà
Sono bianco e sono tufo
Non potrei che essere di queste parti
non saprei che scrivere di questi rumori
dei mie claustri di vita e di morte
dei portali barocchi e romanici
dei canti che arrivano lontano

Bartolomeo Smaldone
-Atomi-

Gelsorosso Editore
Copy 2011

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