
Il voto
Per la Vergine ho infilato una corona di calle
ho immerso le mani nel sangue del cappone
ho dato il bianco ai muri e la calce al gradone
un pugno all’acqua e l’altro alla farina
Dalla porta saracena al Purgatorio
per le strade scandirò la melopea
con la ghiera di zama e il cero al petto
a piedi nudi per la grazia mia
Tu non darmi patimento e reggi il peso
tieni il passo del piatto e del tamburo
il mio voto è nascosto sotto il manto
come un fiore ripiegato su se stesso
Bartolomeo Smaldone
-Atomi- Gelsorosso Editore
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