Meridionale

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Reading durante il concerto di Fabrizio Emigli alla Domus Talenti, Roma, 10 marzo 2011

martedì 26 aprile 2011

Dal violino discende la mia sorte


Avrei voluto saper suonare il violino
ora più che mai lo penso
nel vedere lei così magra
e così spagnola
dritta sulla sedia impilabile
di pessimo polietilene industriale
muovere entrambe le mani
come obbedisse ad un ordine remoto
e ad occhi chiusi, per di più
l’intero spartito sopra un piano inclinato immaginario
un leggio di frassino lasciato ad ossidare al sole
Avrebbe dovuto minacciare di chiudermi in conservatorio
mio padre
che beffa sarebbe stata una simile intimidazione da parte sua
Un po’ come dire – ti ordino di essere felice-
Allora esiste per davvero un posto del genere
un luogo dove uno va a rimediare
il negativo di un abbraccio
giusto per vederci dentro quello che gli pare
magari pure un po’ d’amore
Sì, lo voglio
Per tutto quello che in linea matriarcale non ho avuto
una bella lista nozze
che dentro ci stia di tutto
E a suonare il violino?
A suonare il violino lascio lei?
Così magra e così spagnola?
Potrei meritarli anch’io gli stessi applausi
e più di lei saprei fare un cenno di intesa al mio pubblico
Rassicurarlo che so di non averlo deluso
ché da me si aspettavano un brano ben suonato
perché certi nascono con delle mani così

Bartolomeo Smaldone

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