Meridionale

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Reading durante il concerto di Fabrizio Emigli alla Domus Talenti, Roma, 10 marzo 2011

mercoledì 14 marzo 2012

Abbiamo bisogno di poeti morti; tutti ne hanno bisogno: le librerie, le case editrici, i critici, gli intellettuali, gli eredi. Un poeta morto lo si può finalmente capire e gli si può perdonare l'arroganza ingenua della verità. Un poeta morto lo si può commemorare, compatire, celebrare; gli si può dedicare il nome di una strada, di una piazza, di un premio alla memoria. I poeti vivi fanno paura, talvolta ribrezzo; talune altre suscitano inquietudine e pietà. Perché i poeti vivi sono i rivoluzionari più autentici.

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