Mi consola, prima della consolazione stessa
la semplice possibilità di un tuo intervento
un piccolo miracolo tutto tuo
fosse pure, beccare sempre il verde
o l'ascensore che mi aspetta
oppure il barista che mi riconosce
e che mi chiede "il solito?"
Mi consola, prima della consolazione stessa
sapere che ci sei, che sei urbana e provvidenziale
a tal punto che se ti penso
interrompo la sequenza di starnuti
o non avverto neppure un acufene
oppure sogno un numero, e quello esce
estratto su ogni ruota
Mi consola
anche se non è poi chissà che cosa
perché il miracolo è quando siamo in due
e pure in due non siamo ancora niente
Il mio uno si distingue per difetto
il tuo ha in sé un’intuizione
Che siamo uomini e gravati dalla sorte
ma nell’amore cerchiamo perfezione
Bartolomeo Smaldone
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