Meridionale

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Reading durante il concerto di Fabrizio Emigli alla Domus Talenti, Roma, 10 marzo 2011

martedì 3 maggio 2011

Appunti


"Lara se ne stava sulle scale, indecisa se risalire o continuare a fissare il pomello smaltato del portone. Una mosca le ronzò sul naso e lei non fece nulla per scacciarla.Il pomello era il suo stretto di Gibilterra e Lara lo avrebbe difeso da qualsiasi insetto molesto. Ma non in quel momento. Era lì che Paolo si era definitivamente appoggiato con tutto il peso del corpo, implorandola di dargli un'altra opportunità. Solo che il tempo a un certo punto scade, e questo lo sanno pure le mosche.Avesse abbandonato quelle scale e fosse corsa in strada, avrebbe visto Paolo camminare al contrario, in una postura innaturale per un uomo e più simile a quella di un salmone. I suoi occhi fissi verso il portone, non curante delle auto che dovevano evitarlo all'ultimo momento per salvargli la vita. Sarebbe stata vita quella, senza Lara? Pensava a tutto questo, ma sapeva, in cuor suo, che era vero il contrario. Allora il portone si aprì, e non era un miracolo, o la forza del suo pensiero. Solo una donna che usciva per portare a spasso il suo cane bianco e riccioluto. In quell'istante la mosca recuperò la sua libertà e volò verso Paolo, ammesso sempre che anche le mosche volino come gli uccelli.Ronzò verso di lui per portargli il messaggio di Lara; un messaggio di sopravvivenza, direbbero alcuni; di speranza, risponderebbero altri.Poi, in realtà, ognuno vive come gli pare, in modo più o meno consapevole e partecipe.Ma quanto è bello, per qualche istante, o per un lungo tempo, credere di trovarsi davvero nell'ultima scena di un film."

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