Meridionale

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Reading durante il concerto di Fabrizio Emigli alla Domus Talenti, Roma, 10 marzo 2011

martedì 22 dicembre 2009

Un solo mare


Mentre salgo le scale
di striscio
come l’acqua di striscio riscende le grondaie
mentre l’aria mi arriccia e mi rinfresca le ciglia
vedo noi nello Ionio limpido e greco
e capisco e dico:
Non c’è modo, maniera, perifrasi
per varcare la soglia pudica dei nostri pensieri
Sappiamo solo, perché la natura è così ordinata,
che la poesia ha bisogno del greto di un fiume
come tu, uomo, riconosci in me
la parte virtuosa della tua espiazione
Forse per questo, per millenaria abitudine,
io sono stata olocausto e silenzio
Forse per questo mi percuoti
addebitando all’amore il folclore patriarcale della violenza
Ma io ho diversa dimora
e se abito in te
non debbo per questo appartenerti
Se hai assaporato la porosa mia lingua
non un solo organo di me è tuo
perché non apparteniamo ad altri
se non a noi stessi
e non siamo di altri
se non del nitore dei nostri sogni infantili
Un giorno scoprirai che Dio ha una A per desinenza
che non è vita quella che entra tra le mie gambe
ma quella che mi attecchisce nel ventre
Un giorno avremo una sola barca
e un solo mare
un solo senso della libertà


Bartolomeo Smaldone
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